La Degustazione: Dalle nostre terre gli autoctoni rossi
(di Dimitri Domenichella)
Nell’ambito del vario programma proposto dall’Enoteca Ca’ di Sass di Voghera, giovedi 12 marzo si è svolta una interessante degustazione dal titolo Dalle nostre terre gli autoctoni rossi. Come di consueto, la serata è stata organizzata dal titolare dell’enoteca Paolo Negri ed ha visto come relatore il celebre enologo oltrepadano Mario Maffi che ha messo a disposizione dei numerosi partecipanti la sua lunga esperienza in materia di enologia, viticoltura e storia locale, elementi questi ultimi di fondamentale importanza per una serata che si è proposta di trattare il tema dei vitigni autoctoni dell’Oltrepò Pavese e dei vini che da essi derivano.
Tra i più antichi vitigni presenti su questo territorio si possono ricordare senza dubbio il Pinot Nero, il Riesling, il Pinot Grigio (uva a bacca rosa) e il Grechetto, come riportano illustri autori classici come Plinio il Vecchio e Columella, ripresi puntualmente da Maffi, che ha messo altresì in evidenza come tale presenza sia stata naturalmente influenzata dai rapporti della penisola con la Grecia e dai continui scambi con i territori confinanti. Il primo vero censimento delle viti presenti in Oltrepò, ha proseguito, fu fatto nel 1884 dall’Amministrazione Provinciale di Pavia sotto la supervisione dell’Avv. Carlo Giulietti di Casteggio. Il risultato fu la stesura di un elenco che comprendeva 264 vitigni diversi tra i quali, tuttavia, solo una ventina risultarono meritevoli di un vero interesse produttivo.
Questa grande varietà ampelografica ha visto nel corso degli anni un importante ridimensionamento con la conseguente scomparsa di molti di questi vitigni, dovuta in particolare a tre ordini di motivi:
- la diffusione dell’Oidio, una malattia della vite che si è propagata tra il 1850 e il 1870 dal Nord America;
- la diffusione della Fillossera, ovvero di un parassita della vite che ha distrutto gran parte del paesaggio viticolo europeo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, costringendo i coltivatori all’impianto tramite portainnesto. In Oltrepò, fino agli anni ’50, erano rimasti circa 40 vitigni diversi;
- le strategie politiche messe in campo nel corso degli anni, in particolare con la stesura dei disciplinari di produzione, che hanno operato una selezione consistente delle tipolgie di vite da impiantare;
Solo a partire dai primi anni ’90, ha proseguito Maffi, si è dato inizio ad un’attività di recupero dei vitigni scomparsi con il patrocinio della Regione Lombardia. L’incarico fu conferito all’Università degli Studi di Milano che si occupò di questo compito con l’aiuto di una serie di collaboratori esperti del settore (tra i quali lo stesso Mario Maffi). I risultati furono da subito eccellenti, tanto che venne istituito il Centro Sperimentale di Viticoltura Riccagioia, a Torrazza Coste (PV), per testare e conservare i cloni dei vitigni scomparsi.
Dopo questa introduttiva nota storica, la serata è proseguita, sempre sotto la guida di Mario Maffi, con la degustazione vera e propria di 4 tipologie di vini derivate da vitigni autoctoni dell’Oltrepo, di aziende e di annate differenti, al fine di imparare a conoscere o di approfondire quelle che sono le caratteristiche peculiari di questi prodotti decisamente particolari. Al termine della degustazione dei vini e della contestuale compilazione di una scheda di piacevolezza relativa ai singoli campioni è stato proposto l’abbinamento con un piatto con lo scopo di mettere alla prova la bontà di questi prodotti anche in vista di un eventuale accostamento gastronomico.
Di seguito vengono riportati i 4 vini degustati e le principali caratteristiche tipologiche dei singoli campioni:
Nome: Vespolino
Uve utilizzate: Vespolina o Ughetta di Canneto 100%
Annata: 2007
Titolo alcolometrico: 13% vol.
Prezzo indicativo in enoteca: 6,00 €
Azienda produttrice:
Vercesi del Castellazzo – Via Aureliano, 36 – 27040 – Montù Beccaria (PV)
Tel: 038560067 – Fax: 0385262098 – Sito internet: www.vercesidelcastellazzo.it
Note:
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Nome: Braghè – DOC Colli tortonesi
Uve utilizzate: Freisa 100%
Annata: 2007
Titolo alcolometrico: 13,5%
Prezzo indicativo in enoteca: 6,60 €
Azienda produttrice:
Azienda Claudio Mariotto – Strada per Sarezzano, 29 – 15057 – Tortona (AL)
Tel. / Fax: 0131868500 – Sito internet: www.claudiomariotto.it
Note:
il campione degustato presentava al naso note fruttate di frutta rossa matura e speziate di cannella e caffè. In bocca è apparso secco, caldo, abbastanza morbido, fresco, abbastanza tannico, abbastanza sapido, di corpo, piuttosto equilibrato anche se spiccava una certa nota amarognola finale, con una intensità ed una persistenza non molto accentuate.
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Nome: Vino della Cascina
Uve utilizzate: Uva della Cascina 100%
Annata: 2005
Titolo alcolometrico: 14,5% vol.
Prezzo indicativo in enoteca: non ancora in produzione
Azienda produttrice:
Azienda Agricola Montelio – Via Domenico Mazza, 1 – 27050 – Codevilla (PV)
Tel: 0383373090 – Fax: 0383373083 – Email: montelio.gio@virgilio.it
Note:
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Nome: Rairon
Uve utilizzate: Uva Rara 100%
Annata: 2004
Titolo alcolometrico: 14,5% vol.
Prezzo indicativo in enoteca: 11,80 €
Azienda produttrice:
Podere Il Santo – Via J.F. Kennedy, 36 – 27055 – Rivanazzano (PV)
Tel: 038392244 – Sito internet: www.ilsanto.biz
Note:
il campione degustato presentava al naso note floreali di viola; fruttate di frutta rossa piuttosto matura; speziate con leggere note di fondo di caffè; erbacee appena accennate. In bocca secco, caldo, abbastanza morbido, con una buona freschezza nonostante l’annata, con un tannino presente ma non aggressivo, abbastanza sapido, di corpo, abbastanza equilibrato; intenso e persistente; pronto.